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Italia
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Categories:INCISIONI ACQUEFORTI
Piazza Santissima Annunziata in bianco e nero
art. F b/nResoconto
L’acquaforte
è la tecnica più preziosa tra le arti grafiche,
studiata ed affinata in tutte le sue molte componenti in trent’anni di applicazione.“Acqua forte” è l’antico nome dato all’acido nitrico, conosciuto per il suo potere corrosivo. Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida.
L’acquaforte si esegue effettuando prima una serie di operazioni su lastra di metallo per stampare poi da essa l’opera finita servendosi di un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra precedentemente inchiostrata.La fase di incisione consiste nelle seguenti operazioni:
Si ricopre uniformemente la lastra, solitamente di rame, con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Si disegna su di essa con punte in acciaio di vario spessore, asportando soltanto la vernice in corrispondenza del disegno che intendiamo realizzare.
Una volta eseguito il disegno, si esegue la “morsura”: cioè si immerge Ia lastra in un bagno d’acido.
Nei tratti in cui è stata graffiata la vernice, il mordente fa presa sul metallo e vi scava dei solchi.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione: tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Ultimato l’ultimo bagno, la lastra viene liberata dalla vernice, pulita accuratamente e preparata per la stampa.
La stampa viene eseguita con l’ausilio di un torchio calcografico, costituito da un piano metallico libero di passare tra due grossi cilindri che lo pressano, mossi manualmente per mezzo di un ingranaggio”a stella”.Il primo passo consiste nello spalmare l’inchiostro sulla lastra uniformemente, in modo che esso penetri in tutti i solchi incisi.
Occorre poi togliere l’inchiostro in eccesso affinchè le parti non incise risultino completamente pulite.
La lastra, riscaldata per rendere l’inchiostro più fluido,va dunque posta sul piano del torchio; sopra di essa si stende il foglio di carta calcografica, generalmente di cotone, bagnato in precedenza per ammorbidirlo.
Ruotando, i cilindri del torchio pressano fortemente la carta contro la matrice, trasferendo così l’inchiostro dalla lastra al foglio; le due parti verranno poi accuratamente separate prendendo la stampa per gli angoli.
Occorre infine far asciugare la carta e l’inchiostro sotto pressione, affinché l’acquaforte ottenuta mantenga una forma distesa ed omogenea.In questo modo si possono eseguire da una lastra incisa un numero limitato di esemplari, prima che essa si deteriori e diventi inutilizzabile.
Tutte le prove realizzate sono firmate e rigorosamente numerate dall’artista con due numeri, nei quali il primo è il numero progressivo della stampa e il secondo la quantità che ne verranno eseguite, come riportato sulla garanzia che accompagna ogni nostra singola incisione.
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Categories:INCISIONI ACQUEFORTI
Piazza Santo Spirito a colori
art. E coloriResoconto
L’acquaforte
è la tecnica più preziosa tra le arti grafiche,
studiata ed affinata in tutte le sue molte componenti in trent’anni di applicazione.“Acqua forte” è l’antico nome dato all’acido nitrico, conosciuto per il suo potere corrosivo. Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida.
L’acquaforte si esegue effettuando prima una serie di operazioni su lastra di metallo per stampare poi da essa l’opera finita servendosi di un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra precedentemente inchiostrata.La fase di incisione consiste nelle seguenti operazioni:
Si ricopre uniformemente la lastra, solitamente di rame, con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Si disegna su di essa con punte in acciaio di vario spessore, asportando soltanto la vernice in corrispondenza del disegno che intendiamo realizzare.
Una volta eseguito il disegno, si esegue la “morsura”: cioè si immerge Ia lastra in un bagno d’acido.
Nei tratti in cui è stata graffiata la vernice, il mordente fa presa sul metallo e vi scava dei solchi.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione: tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Ultimato l’ultimo bagno, la lastra viene liberata dalla vernice, pulita accuratamente e preparata per la stampa.
La stampa viene eseguita con l’ausilio di un torchio calcografico, costituito da un piano metallico libero di passare tra due grossi cilindri che lo pressano, mossi manualmente per mezzo di un ingranaggio”a stella”.Il primo passo consiste nello spalmare l’inchiostro sulla lastra uniformemente, in modo che esso penetri in tutti i solchi incisi.
Occorre poi togliere l’inchiostro in eccesso affinchè le parti non incise risultino completamente pulite.
La lastra, riscaldata per rendere l’inchiostro più fluido,va dunque posta sul piano del torchio; sopra di essa si stende il foglio di carta calcografica, generalmente di cotone, bagnato in precedenza per ammorbidirlo.
Ruotando, i cilindri del torchio pressano fortemente la carta contro la matrice, trasferendo così l’inchiostro dalla lastra al foglio; le due parti verranno poi accuratamente separate prendendo la stampa per gli angoli.
Occorre infine far asciugare la carta e l’inchiostro sotto pressione, affinché l’acquaforte ottenuta mantenga una forma distesa ed omogenea.In questo modo si possono eseguire da una lastra incisa un numero limitato di esemplari, prima che essa si deteriori e diventi inutilizzabile.
Tutte le prove realizzate sono firmate e rigorosamente numerate dall’artista con due numeri, nei quali il primo è il numero progressivo della stampa e il secondo la quantità che ne verranno eseguite, come riportato sulla garanzia che accompagna ogni nostra singola incisione.
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Piazza Santo Spirito in b/n
art. E b/nResoconto
L’acquaforte
è la tecnica più preziosa tra le arti grafiche,
studiata ed affinata in tutte le sue molte componenti in trent’anni di applicazione.“Acqua forte” è l’antico nome dato all’acido nitrico, conosciuto per il suo potere corrosivo. Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida.
L’acquaforte si esegue effettuando prima una serie di operazioni su lastra di metallo per stampare poi da essa l’opera finita servendosi di un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra precedentemente inchiostrata.La fase di incisione consiste nelle seguenti operazioni:
Si ricopre uniformemente la lastra, solitamente di rame, con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Si disegna su di essa con punte in acciaio di vario spessore, asportando soltanto la vernice in corrispondenza del disegno che intendiamo realizzare.
Una volta eseguito il disegno, si esegue la “morsura”: cioè si immerge Ia lastra in un bagno d’acido.
Nei tratti in cui è stata graffiata la vernice, il mordente fa presa sul metallo e vi scava dei solchi.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione: tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Ultimato l’ultimo bagno, la lastra viene liberata dalla vernice, pulita accuratamente e preparata per la stampa.
La stampa viene eseguita con l’ausilio di un torchio calcografico, costituito da un piano metallico libero di passare tra due grossi cilindri che lo pressano, mossi manualmente per mezzo di un ingranaggio”a stella”.Il primo passo consiste nello spalmare l’inchiostro sulla lastra uniformemente, in modo che esso penetri in tutti i solchi incisi.
Occorre poi togliere l’inchiostro in eccesso affinchè le parti non incise risultino completamente pulite.
La lastra, riscaldata per rendere l’inchiostro più fluido,va dunque posta sul piano del torchio; sopra di essa si stende il foglio di carta calcografica, generalmente di cotone, bagnato in precedenza per ammorbidirlo.
Ruotando, i cilindri del torchio pressano fortemente la carta contro la matrice, trasferendo così l’inchiostro dalla lastra al foglio; le due parti verranno poi accuratamente separate prendendo la stampa per gli angoli.
Occorre infine far asciugare la carta e l’inchiostro sotto pressione, affinché l’acquaforte ottenuta mantenga una forma distesa ed omogenea.In questo modo si possono eseguire da una lastra incisa un numero limitato di esemplari, prima che essa si deteriori e diventi inutilizzabile.
Tutte le prove realizzate sono firmate e rigorosamente numerate dall’artista con due numeri, nei quali il primo è il numero progressivo della stampa e il secondo la quantità che ne verranno eseguite, come riportato sulla garanzia che accompagna ogni nostra singola incisione.
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Categories:INCISIONI ACQUEFORTI
Piazza Signoria a colori
art. D coloriResoconto
L’acquaforte
è la tecnica più preziosa tra le arti grafiche,
studiata ed affinata in tutte le sue molte componenti in trent’anni di applicazione.“Acqua forte” è l’antico nome dato all’acido nitrico, conosciuto per il suo potere corrosivo. Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida.
L’acquaforte si esegue effettuando prima una serie di operazioni su lastra di metallo per stampare poi da essa l’opera finita servendosi di un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra precedentemente inchiostrata.La fase di incisione consiste nelle seguenti operazioni:
Si ricopre uniformemente la lastra, solitamente di rame, con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Si disegna su di essa con punte in acciaio di vario spessore, asportando soltanto la vernice in corrispondenza del disegno che intendiamo realizzare.
Una volta eseguito il disegno, si esegue la “morsura”: cioè si immerge Ia lastra in un bagno d’acido.
Nei tratti in cui è stata graffiata la vernice, il mordente fa presa sul metallo e vi scava dei solchi.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione: tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Ultimato l’ultimo bagno, la lastra viene liberata dalla vernice, pulita accuratamente e preparata per la stampa.
La stampa viene eseguita con l’ausilio di un torchio calcografico, costituito da un piano metallico libero di passare tra due grossi cilindri che lo pressano, mossi manualmente per mezzo di un ingranaggio”a stella”.Il primo passo consiste nello spalmare l’inchiostro sulla lastra uniformemente, in modo che esso penetri in tutti i solchi incisi.
Occorre poi togliere l’inchiostro in eccesso affinchè le parti non incise risultino completamente pulite.
La lastra, riscaldata per rendere l’inchiostro più fluido,va dunque posta sul piano del torchio; sopra di essa si stende il foglio di carta calcografica, generalmente di cotone, bagnato in precedenza per ammorbidirlo.
Ruotando, i cilindri del torchio pressano fortemente la carta contro la matrice, trasferendo così l’inchiostro dalla lastra al foglio; le due parti verranno poi accuratamente separate prendendo la stampa per gli angoli.
Occorre infine far asciugare la carta e l’inchiostro sotto pressione, affinché l’acquaforte ottenuta mantenga una forma distesa ed omogenea.In questo modo si possono eseguire da una lastra incisa un numero limitato di esemplari, prima che essa si deteriori e diventi inutilizzabile.
Tutte le prove realizzate sono firmate e rigorosamente numerate dall’artista con due numeri, nei quali il primo è il numero progressivo della stampa e il secondo la quantità che ne verranno eseguite, come riportato sulla garanzia che accompagna ogni nostra singola incisione.
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Piazza Signoria in bianco e nero
art. D b/nResoconto
L’acquaforte
è la tecnica più preziosa tra le arti grafiche,
studiata ed affinata in tutte le sue molte componenti in trent’anni di applicazione.“Acqua forte” è l’antico nome dato all’acido nitrico, conosciuto per il suo potere corrosivo. Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida.
L’acquaforte si esegue effettuando prima una serie di operazioni su lastra di metallo per stampare poi da essa l’opera finita servendosi di un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra precedentemente inchiostrata.La fase di incisione consiste nelle seguenti operazioni:
Si ricopre uniformemente la lastra, solitamente di rame, con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Si disegna su di essa con punte in acciaio di vario spessore, asportando soltanto la vernice in corrispondenza del disegno che intendiamo realizzare.
Una volta eseguito il disegno, si esegue la “morsura”: cioè si immerge Ia lastra in un bagno d’acido.
Nei tratti in cui è stata graffiata la vernice, il mordente fa presa sul metallo e vi scava dei solchi.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione: tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Ultimato l’ultimo bagno, la lastra viene liberata dalla vernice, pulita accuratamente e preparata per la stampa.
La stampa viene eseguita con l’ausilio di un torchio calcografico, costituito da un piano metallico libero di passare tra due grossi cilindri che lo pressano, mossi manualmente per mezzo di un ingranaggio”a stella”.Il primo passo consiste nello spalmare l’inchiostro sulla lastra uniformemente, in modo che esso penetri in tutti i solchi incisi.
Occorre poi togliere l’inchiostro in eccesso affinchè le parti non incise risultino completamente pulite.
La lastra, riscaldata per rendere l’inchiostro più fluido,va dunque posta sul piano del torchio; sopra di essa si stende il foglio di carta calcografica, generalmente di cotone, bagnato in precedenza per ammorbidirlo.
Ruotando, i cilindri del torchio pressano fortemente la carta contro la matrice, trasferendo così l’inchiostro dalla lastra al foglio; le due parti verranno poi accuratamente separate prendendo la stampa per gli angoli.
Occorre infine far asciugare la carta e l’inchiostro sotto pressione, affinché l’acquaforte ottenuta mantenga una forma distesa ed omogenea.In questo modo si possono eseguire da una lastra incisa un numero limitato di esemplari, prima che essa si deteriori e diventi inutilizzabile.
Tutte le prove realizzate sono firmate e rigorosamente numerate dall’artista con due numeri, nei quali il primo è il numero progressivo della stampa e il secondo la quantità che ne verranno eseguite, come riportato sulla garanzia che accompagna ogni nostra singola incisione.
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Pietà Bandini di Michelangelo
Sta220987 /Sta00247Resoconto
finitura in marmo
dimensioni in due varianti 30 cm oppure 23 cm
finitura in marmo
dimensioni in due varianti 30 cm oppure 23 cm
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Pietà di Michelangelo
STA45.22Resoconto
finitura in marmo
dimensioni 22 cm
finitura in marmo
dimensioni 22 cm
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Categories:MINIATURE
Pizzeria “Le piccole case toscane”
CT212403Resoconto
Le casette toscane, fanno parte di una serie di miniature dettagliatamente riprodotte, dipinte a mano con colori realistici, al fine di riprodurre proprio quella piacevole atmosfera, che accompagna la bellezza delle terre di Toscana e Firenze.
Sono riprodotte in serie limitata molto apprezzate dai collezionisti di tutto il mondo, possono essere abbinate tra loro al fine di ricostruire uno splendido villaggio, oppure esposte singolarmente poiché hanno una finitura anche in entrambi i lati.
Si possono abbinare alle splendide miniature in piombo, raffiguranti persone della vita quotidiana, allo scopo di animare il paesino costruito, e rendere una unicità in questo bellissimo articolo da regalo, e avere sempre la Toscana in casa propria.
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Ponte dei Sospiri Venezia bead
BV064Resoconto
100% MADE IN ITALY, gioielli in argento unici realizzati artigianalmente.
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Ponte di Rialto Venezia bead
BV067Resoconto
100% MADE IN ITALY, gioielli in argento unici realizzati artigianalmente.
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Categories:INCISIONI ACQUEFORTI
Ponte Vecchio a colori
art. B coloriResoconto
L’acquaforte
è la tecnica più preziosa tra le arti grafiche,
studiata ed affinata in tutte le sue molte componenti in trent’anni di applicazione.“Acqua forte” è l’antico nome dato all’acido nitrico, conosciuto per il suo potere corrosivo. Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida.
L’acquaforte si esegue effettuando prima una serie di operazioni su lastra di metallo per stampare poi da essa l’opera finita servendosi di un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra precedentemente inchiostrata.La fase di incisione consiste nelle seguenti operazioni:
Si ricopre uniformemente la lastra, solitamente di rame, con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Si disegna su di essa con punte in acciaio di vario spessore, asportando soltanto la vernice in corrispondenza del disegno che intendiamo realizzare.
Una volta eseguito il disegno, si esegue la “morsura”: cioè si immerge Ia lastra in un bagno d’acido.
Nei tratti in cui è stata graffiata la vernice, il mordente fa presa sul metallo e vi scava dei solchi.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione: tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Ultimato l’ultimo bagno, la lastra viene liberata dalla vernice, pulita accuratamente e preparata per la stampa.
La stampa viene eseguita con l’ausilio di un torchio calcografico, costituito da un piano metallico libero di passare tra due grossi cilindri che lo pressano, mossi manualmente per mezzo di un ingranaggio”a stella”.Il primo passo consiste nello spalmare l’inchiostro sulla lastra uniformemente, in modo che esso penetri in tutti i solchi incisi.
Occorre poi togliere l’inchiostro in eccesso affinchè le parti non incise risultino completamente pulite.
La lastra, riscaldata per rendere l’inchiostro più fluido,va dunque posta sul piano del torchio; sopra di essa si stende il foglio di carta calcografica, generalmente di cotone, bagnato in precedenza per ammorbidirlo.
Ruotando, i cilindri del torchio pressano fortemente la carta contro la matrice, trasferendo così l’inchiostro dalla lastra al foglio; le due parti verranno poi accuratamente separate prendendo la stampa per gli angoli.
Occorre infine far asciugare la carta e l’inchiostro sotto pressione, affinché l’acquaforte ottenuta mantenga una forma distesa ed omogenea.In questo modo si possono eseguire da una lastra incisa un numero limitato di esemplari, prima che essa si deteriori e diventi inutilizzabile.
Tutte le prove realizzate sono firmate e rigorosamente numerate dall’artista con due numeri, nei quali il primo è il numero progressivo della stampa e il secondo la quantità che ne verranno eseguite, come riportato sulla garanzia che accompagna ogni nostra singola incisione.
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Ponte Vecchio Firenze bead
TS020Resoconto
100% MADE IN ITALY, gioielli in argento unici realizzati artigianalmente.