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pietra
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Apollo e Daphne
STA220813Resoconto
Apollo e Daphne copia in marmo.
dimensioni 30x12x10 cm
Apollo e Daphne copia in marmo.
dimensioni 30x12x10 cm
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Categories:MOSAICO
Duomo di Firenze
BER45Resoconto
Mosaici, commesso fiorentino in pietre dure
realizzato con pietre dure e semi preziose.dimensioni
Mosaici, commesso fiorentino in pietre dure
realizzato con pietre dure e semi preziose.dimensioni
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Categories:MOSAICO
Fabiola profilo di donna
MOSTRA015Resoconto
Mosaici, tecnica bizzantina
dimensioni 21×30 cm
Mosaici, tecnica bizzantina
dimensioni 21×30 cm
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Categories:INCISIONI ACQUEFORTI
Panorama dalle Rampe a colori
Art. A coloriResoconto
L’acquaforte
è la tecnica più preziosa tra le arti grafiche,
studiata ed affinata in tutte le sue molte componenti in trent’anni di applicazione.“Acqua forte” è l’antico nome dato all’acido nitrico, conosciuto per il suo potere corrosivo. Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida.
L’acquaforte si esegue effettuando prima una serie di operazioni su lastra di metallo per stampare poi da essa l’opera finita servendosi di un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra precedentemente inchiostrata.La fase di incisione consiste nelle seguenti operazioni:
Si ricopre uniformemente la lastra, solitamente di rame, con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Si disegna su di essa con punte in acciaio di vario spessore, asportando soltanto la vernice in corrispondenza del disegno che intendiamo realizzare.
Una volta eseguito il disegno, si esegue la “morsura”: cioè si immerge Ia lastra in un bagno d’acido.
Nei tratti in cui è stata graffiata la vernice, il mordente fa presa sul metallo e vi scava dei solchi.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione: tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Ultimato l’ultimo bagno, la lastra viene liberata dalla vernice, pulita accuratamente e preparata per la stampa.
La stampa viene eseguita con l’ausilio di un torchio calcografico, costituito da un piano metallico libero di passare tra due grossi cilindri che lo pressano, mossi manualmente per mezzo di un ingranaggio”a stella”.Il primo passo consiste nello spalmare l’inchiostro sulla lastra uniformemente, in modo che esso penetri in tutti i solchi incisi.
Occorre poi togliere l’inchiostro in eccesso affinchè le parti non incise risultino completamente pulite.
La lastra, riscaldata per rendere l’inchiostro più fluido,va dunque posta sul piano del torchio; sopra di essa si stende il foglio di carta calcografica, generalmente di cotone, bagnato in precedenza per ammorbidirlo.
Ruotando, i cilindri del torchio pressano fortemente la carta contro la matrice, trasferendo così l’inchiostro dalla lastra al foglio; le due parti verranno poi accuratamente separate prendendo la stampa per gli angoli.
Occorre infine far asciugare la carta e l’inchiostro sotto pressione, affinché l’acquaforte ottenuta mantenga una forma distesa ed omogenea.In questo modo si possono eseguire da una lastra incisa un numero limitato di esemplari, prima che essa si deteriori e diventi inutilizzabile.
Tutte le prove realizzate sono firmate e rigorosamente numerate dall’artista con due numeri, nei quali il primo è il numero progressivo della stampa e il secondo la quantità che ne verranno eseguite, come riportato sulla garanzia che accompagna ogni nostra singola incisione.
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Categories:INCISIONI ACQUEFORTI
Panorama dalle Rampe in bianco e nero
Art. A b/nResoconto
L’acquaforte
è la tecnica più preziosa tra le arti grafiche,
studiata ed affinata in tutte le sue molte componenti in trent’anni di applicazione.“Acqua forte” è l’antico nome dato all’acido nitrico, conosciuto per il suo potere corrosivo. Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida.
L’acquaforte si esegue effettuando prima una serie di operazioni su lastra di metallo per stampare poi da essa l’opera finita servendosi di un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra precedentemente inchiostrata.La fase di incisione consiste nelle seguenti operazioni:
Si ricopre uniformemente la lastra, solitamente di rame, con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Si disegna su di essa con punte in acciaio di vario spessore, asportando soltanto la vernice in corrispondenza del disegno che intendiamo realizzare.
Una volta eseguito il disegno, si esegue la “morsura”: cioè si immerge Ia lastra in un bagno d’acido.
Nei tratti in cui è stata graffiata la vernice, il mordente fa presa sul metallo e vi scava dei solchi.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione: tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Ultimato l’ultimo bagno, la lastra viene liberata dalla vernice, pulita accuratamente e preparata per la stampa.
La stampa viene eseguita con l’ausilio di un torchio calcografico, costituito da un piano metallico libero di passare tra due grossi cilindri che lo pressano, mossi manualmente per mezzo di un ingranaggio”a stella”.Il primo passo consiste nello spalmare l’inchiostro sulla lastra uniformemente, in modo che esso penetri in tutti i solchi incisi.
Occorre poi togliere l’inchiostro in eccesso affinchè le parti non incise risultino completamente pulite.
La lastra, riscaldata per rendere l’inchiostro più fluido,va dunque posta sul piano del torchio; sopra di essa si stende il foglio di carta calcografica, generalmente di cotone, bagnato in precedenza per ammorbidirlo.
Ruotando, i cilindri del torchio pressano fortemente la carta contro la matrice, trasferendo così l’inchiostro dalla lastra al foglio; le due parti verranno poi accuratamente separate prendendo la stampa per gli angoli.
Occorre infine far asciugare la carta e l’inchiostro sotto pressione, affinché l’acquaforte ottenuta mantenga una forma distesa ed omogenea.In questo modo si possono eseguire da una lastra incisa un numero limitato di esemplari, prima che essa si deteriori e diventi inutilizzabile.
Tutte le prove realizzate sono firmate e rigorosamente numerate dall’artista con due numeri, nei quali il primo è il numero progressivo della stampa e il secondo la quantità che ne verranno eseguite, come riportato sulla garanzia che accompagna ogni nostra singola incisione.
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Categories:INCISIONI ACQUEFORTI
Santa Maria Del Fiore a colori
art. C coloriResoconto
L’acquaforte
è la tecnica più preziosa tra le arti grafiche,
studiata ed affinata in tutte le sue molte componenti in trent’anni di applicazione.“Acqua forte” è l’antico nome dato all’acido nitrico, conosciuto per il suo potere corrosivo. Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida.
L’acquaforte si esegue effettuando prima una serie di operazioni su lastra di metallo per stampare poi da essa l’opera finita servendosi di un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra precedentemente inchiostrata.La fase di incisione consiste nelle seguenti operazioni:
Si ricopre uniformemente la lastra, solitamente di rame, con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Si disegna su di essa con punte in acciaio di vario spessore, asportando soltanto la vernice in corrispondenza del disegno che intendiamo realizzare.
Una volta eseguito il disegno, si esegue la “morsura”: cioè si immerge Ia lastra in un bagno d’acido.
Nei tratti in cui è stata graffiata la vernice, il mordente fa presa sul metallo e vi scava dei solchi.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione: tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Ultimato l’ultimo bagno, la lastra viene liberata dalla vernice, pulita accuratamente e preparata per la stampa.
La stampa viene eseguita con l’ausilio di un torchio calcografico, costituito da un piano metallico libero di passare tra due grossi cilindri che lo pressano, mossi manualmente per mezzo di un ingranaggio”a stella”.Il primo passo consiste nello spalmare l’inchiostro sulla lastra uniformemente, in modo che esso penetri in tutti i solchi incisi.
Occorre poi togliere l’inchiostro in eccesso affinchè le parti non incise risultino completamente pulite.
La lastra, riscaldata per rendere l’inchiostro più fluido,va dunque posta sul piano del torchio; sopra di essa si stende il foglio di carta calcografica, generalmente di cotone, bagnato in precedenza per ammorbidirlo.
Ruotando, i cilindri del torchio pressano fortemente la carta contro la matrice, trasferendo così l’inchiostro dalla lastra al foglio; le due parti verranno poi accuratamente separate prendendo la stampa per gli angoli.
Occorre infine far asciugare la carta e l’inchiostro sotto pressione, affinché l’acquaforte ottenuta mantenga una forma distesa ed omogenea.In questo modo si possono eseguire da una lastra incisa un numero limitato di esemplari, prima che essa si deteriori e diventi inutilizzabile.
Tutte le prove realizzate sono firmate e rigorosamente numerate dall’artista con due numeri, nei quali il primo è il numero progressivo della stampa e il secondo la quantità che ne verranno eseguite, come riportato sulla garanzia che accompagna ogni nostra singola incisione.
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Categories:INCISIONI ACQUEFORTI
Santa Maria Del Fiore in bianco e nero
art. C b/nResoconto
L’acquaforte
è la tecnica più preziosa tra le arti grafiche,
studiata ed affinata in tutte le sue molte componenti in trent’anni di applicazione.“Acqua forte” è l’antico nome dato all’acido nitrico, conosciuto per il suo potere corrosivo. Con lo stesso nome si indica anche la stampa artistica ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida.
L’acquaforte si esegue effettuando prima una serie di operazioni su lastra di metallo per stampare poi da essa l’opera finita servendosi di un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra precedentemente inchiostrata.La fase di incisione consiste nelle seguenti operazioni:
Si ricopre uniformemente la lastra, solitamente di rame, con una vernice cerosa resistente agli acidi.
Si disegna su di essa con punte in acciaio di vario spessore, asportando soltanto la vernice in corrispondenza del disegno che intendiamo realizzare.
Una volta eseguito il disegno, si esegue la “morsura”: cioè si immerge Ia lastra in un bagno d’acido.
Nei tratti in cui è stata graffiata la vernice, il mordente fa presa sul metallo e vi scava dei solchi.
Per ottenere varie tonalità e sfumature, o per sottolineare i vari piani e profondità del disegno, occorre dare tempi diversi di morsione: tonalità più scure hanno tempi più lunghi di immersione in acido e conseguentemente solchi più profondi.
Ultimato l’ultimo bagno, la lastra viene liberata dalla vernice, pulita accuratamente e preparata per la stampa.
La stampa viene eseguita con l’ausilio di un torchio calcografico, costituito da un piano metallico libero di passare tra due grossi cilindri che lo pressano, mossi manualmente per mezzo di un ingranaggio”a stella”.Il primo passo consiste nello spalmare l’inchiostro sulla lastra uniformemente, in modo che esso penetri in tutti i solchi incisi.
Occorre poi togliere l’inchiostro in eccesso affinchè le parti non incise risultino completamente pulite.
La lastra, riscaldata per rendere l’inchiostro più fluido,va dunque posta sul piano del torchio; sopra di essa si stende il foglio di carta calcografica, generalmente di cotone, bagnato in precedenza per ammorbidirlo.
Ruotando, i cilindri del torchio pressano fortemente la carta contro la matrice, trasferendo così l’inchiostro dalla lastra al foglio; le due parti verranno poi accuratamente separate prendendo la stampa per gli angoli.
Occorre infine far asciugare la carta e l’inchiostro sotto pressione, affinché l’acquaforte ottenuta mantenga una forma distesa ed omogenea.In questo modo si possono eseguire da una lastra incisa un numero limitato di esemplari, prima che essa si deteriori e diventi inutilizzabile.
Tutte le prove realizzate sono firmate e rigorosamente numerate dall’artista con due numeri, nei quali il primo è il numero progressivo della stampa e il secondo la quantità che ne verranno eseguite, come riportato sulla garanzia che accompagna ogni nostra singola incisione.
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Categories:MOSAICO
Scatola portagioie
MOSBERSCAFI001Resoconto
Mosaici, commesso fiorentino in pietre dure
dimensioni 15x7x20 cm
Mosaici, commesso fiorentino in pietre dure
dimensioni 15x7x20 cm
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Schiavo che si ridesta
STA221116Resoconto
Non finito Michelangelesco copia in marmo.
dimensioni 26x11x11 cm
Non finito Michelangelesco copia in marmo.
dimensioni 26x11x11 cm
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Testa David di Michelangelo
STAMAR001Resoconto
Tecnica, Scolpita in marmo bianco
dimensioni 33x20x20 cm
Tecnica, Scolpita in marmo bianco
dimensioni 33x20x20 cm
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Categories:MOSAICO
Veduta di Firenze
MOSBER050Resoconto
Mosaici, commesso fiorentino in pietre dure
realizzato con pietre dure e semi preziose.dimensioni 22x33cm
Mosaici, commesso fiorentino in pietre dure
realizzato con pietre dure e semi preziose.dimensioni 22x33cm